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Siemens premia i figli dei collaboratori in Italia con borse di studio intercultura

Si chiamano Elena, Riccardo, Federica, Duccio e Veaceslav, vengono da Genova, Milano, Empoli (FI) e Torino, sono figli di collaboratori di Siemens e avranno una grande opportunità: vivere e studiare un anno all’estero con un programma scolastico riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione.
L’iniziativa è promossa per il secondo anno consecutivo da Siemens in collaborazione con la Fondazione e l’Associazione Intercultura. I giovani vincitori incontreranno i vertici della Società in occasione della cerimonia di consegna delle Borse di studio del bando di concorso che si svolgerà a Milano il prossimo 30 maggio. A congratularsi con i ragazzi ci saranno Federico Golla, Presidente e AD di Siemens Italia Federica FasoliDirettore HR, oltre all’Avv. Mietta Denti Rodeschini, già Vicepresidente Fondazione Intercultura.
Grazie a queste Borse di studio, totali o parziali, ogni anno circa 2000 studenti italiani delle scuole medie superiori partono per un’esperienza di studio all’estero tramite l’Associazione Intercultura, Onlus che dal 1955 opera su tutto il territorio nazionale per promuovere un progetto di crescita interculturale per studenti, scuole e famiglie.
Elena, 17 anni, proveniente dall’Istituto Scolastico Cassini di Genova andrà negli Stati Uniti; Riccardo, 17 anni, studente presso l’Istituto scolastico Benini di Melegnano partirà per la Norvegia; la stessa destinazione sarà per Federica, 18 anni, delI’istituto Scolastico Pascal di Giaveno (TO); Duccio, 17 anni, andrà in Irlanda, viene dall’istituto Scolastico 'Calasanzio di Empoli. Infine, Solopa Veaceslav, anche lui 17 anni, frequenta l’Istituto Scolastico Umberto I a Torino e andrà in Cina.
"Parte integrante della cultura e dei valori aziendali, la diversity per noi vuol dire inclusione e collaborazione tra differenti modi di pensare, esperienze, competenze e qualità individuali attraverso tutti i livelli organizzativi. Per questo motivo la diversity ma anche la formazione dei giovani sono alla base di molte delle nostre iniziative di welfare" dice Federico Golla, Presidente e AD di Siemens Italia.
"La Fondazione Intercultura riconosce da sempre l’importanza che questa esperienza di vita e di studio all’estero ha nel bilancio della formazione personale di chi è partito, non solo sul piano delle lingue e delle competenze pratiche, ma anche e soprattutto nella capacità di affrontare al meglio le difficoltà e le sfide del mondo dello studio e del lavoro" aggiunge l’Avv. Mietta Denti Rodeschini.
Il risultato più importante di queste esperienze è quello di imparare a conoscersi e a sentirsi a proprio agio in ambienti internazionali. Alcuni dati numerici lo confermano: sviluppo di una forte confidenza con la lingua straniera (il 12% raggiunge un bilinguismo perfetto e il 35% parla fluentemente una seconda lingua), aumento dell’interazione con altre culture (da un 9% prima di partire al 13% una volta rientrati), quota di amicizie con persone di altri Paesi (dall’11% a 23%).
Tra le competenze che vengono a svilupparsi vi sono una maggiore capacità di adattabilità, di presa di coscienza delle opportunità, un maggior pensiero critico, un’accresciuta indipendenza, una forte capacità di gestire l’ansia in situazioni di novità, la consapevolezza e l’apprezzamento del proprio Paese di origine e della propria cultura.
Per maggiori informazioni, visitare il sito www.intercultura.it.

Comunicato stampa

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